mercoledì 29 giugno 2011

Dubbi e crisi da vegan

Pensavo di averla spuntata. Che ingenua che sono.
Mi riferisco al post del 16 giugno, alla discussione sulla festa da dare dopo la cerimonia, per festeggiare con amici e parenti. In particolare, mi riferisco al cibo.

Io sono vegana per una necessità che sento dentro. Sto male all'idea di mettermi in bocca un gambero o addentare una coscia di pollo. Per me è come mangiare il cadavere di un bambino, non c'è differenza. Per cui non mi interessa se la gente non lo capisce, se credono che io sia una terrorista -sì mi sono sentita dire anche questo, anche se mi chiedo quale terrore può generare la mia scelta o a chi possa nuocere- non pretendo di convertire nessuno, nè di influenzare le scelte altrui (anche se mi piacerebbe, nel rispetto di ognuno). Ma gradisco che vengano rispettate le mie, di scelte, con parole (il che è meno frequente di quanto una cultura civilizzata richiederebbe) e azioni. Per cui a casa mia cucino e offro solo cibi vegani. Quando sono invitata a casa altrui, spiego in anticipo le mie scelte alimentari di modo che nessuno possa restare offeso se non mangio certi cibi, ma non chiedo niente espressamente, non mi sognerei mai di richiedere delle portate "speciali" per me. Nella peggiore delle ipotesi, penso sempre, una fetta di pane non manca mai.
J rispetta il mio comportamento, pur essendo onnivoro.

Per il giorno delle mie nozze, mi piacerebbe fare un bel party. Non ci ho mai molto pensato prima del fidanzamento con J. Ma da allora, ho iniziato a pensare con sempre maggior entusiasmo al giorno in cui proclameremo il nostro amore, ci caricheremo delle gioie e dei dolori che comporterà essere marito e moglie, delle responsabilità annesse, davanti alle persone che più amiamo e davanti a Dio. E penso sempre di più che sarà uno dei giorni più importanti della nostra vita. Per questo, mi piacerebbe festeggiarlo degnamente. Chissene frega se non ho avuto una festa per i miei 18 anni e quella della mia laurea è stata poco più che un aperitivo improvvisato al momento. Non mi interessa nemmeno aver passato dei compleanni senza amichetti e amici o dei san Valentino senza cioccolatini. L'amore di J e mio però merita un party vero e proprio. Il matrimonio è uno di quei passi che nella vita che è giusto festeggiare. Il nostro amore ha un valore molto più profondo della maggiore età, del coronamento degli studi, dell'anniversario della nascita e di feste preconfezionate.

Ma qui si pone il problema. Come festeggiarlo? Va contro ogni mio principio morale più profondo offrire ai miei ospiti animali morti. Va contro a tutti quei motivi che mi fanno alzare la mattina e danno un senso al mio esistere, lavorare, amare.
J mi rispetta, capisce tutto quanto, ma per lui la priorità è accontentare amici e parenti. Dice che in caso contrario, la loro scontentezza si ripercuoterebbe sulla sua felicità, per cui vivrebbe male questo giorno. E' convinto che accontentare gli ospiti significhi proporre carne e/o pesce o almeno un pranzo vegetariano (anche se la proposta vegetariana credo l'ammetta solo per una necessità personale di apertura mentale e non tanto perchè ci creda davvero... perchè diciamocelo, a suo padre che mangia da 50 anni pasta al burro e bistecca, poco cambia se il pasto è vegan o vegetariano... lo schiferebbe allo stesso modo).
Non ha torto, sicuramente di persone dalla chiusura mentale sull'argomento (anche tra quelle che amiamo di più) ce ne sono, anzi sono la maggior parte. Sono persone che disdegnano il cibo vegan a priori, senza aver mai assaggiato consapevolmente (e non volerlo fare) piatti vegan. Persone che, allo stesso tempo, non si rendono conto che la pasta al pomodoro e basilico che mangiano un giorno sì e uno sì -sorpresa delle sorprese- è un piatto vegan.

La mia crisi è duplice:
  1. mi addolora davvero pensare che J sia così succube di quello che pensa la gente. E' un ragazzo intelligente e dalla mente aperta. Il fatto che l'opinione della gente sia così prioritaria per lui mi allarma. Mi fa inevitabilmente pensare: quante volte ancora dovrò combattere contro lo stupido perbenismo mentale e le assurde convenzioni sociali della società in cui viviamo e a cui J sembra voler aderire per quieto vivere? Quante volte ancora avremo discussioni a tal proposito? Perchè non capisce che questo suo comportamento di condiscendenza verso genitori, parenti e amici che pensano in modo standard e non concepiscono, ad esempio, un secondo senza carne, è un compromesso che 1) mi fa male, 2) lascia i suoi cari nel loro mondo di bambagia, quando potrebbe poi non essere tanto male metterli di fronte a comportamenti etici diversi dai loro e dargli da pensare (qualunque possa essere l'esito di tali ragionamenti), 3) ferisce in modo indiretto anche lui, perchè dover mediare implica sempre e comunque dover rinunciare a qualcosa (in questo caso il suo compromesso implica discussioni con me, che eviteremmo entrambi, e un senso di tristezza tra noi... un'immensa tristezza che mi pervade e che so benissimo che lui percepisce).
  2. un pranzo vegan scontenterebbe J e -a quanto dice- tutti gli invitati o comunque la maggior parte. Un pranzo non vegan offerto da me (e lui, ovvio), per celebrare il nostro amore, è qualcosa che non concepisco (non potrei mai festeggiare pasteggiando sull'uccisione e lo sfruttamento di altri esseri viventi). Quindi... come festeggiare? Ho bisogno di un'idea alternativa. Io voglio festeggiare. Almeno stavolta, non voglio rinunciare alla festa. Il fatto di festeggiare rimane un elemento importante, significa: "attenzione gente, quello che è successo oggi, qui, in questa chiesa, è una cosa così speciale e fondamentale nelle vite di J e mia che vogliamo condividerla, onorarla e rendervi tutti partecipi con tante cose (cibi?) buone, che mettano allegria, che ci permettano di esprimere la nostra gioia." 
Domenica andiamo a vedere una villa. E non so se ci sarà mai un party.

martedì 28 giugno 2011

Programmare

Stamattina mi sono svegliata un po' inversa, sono venuta al lavoro e mi ha preso una morsa sopra l'ombelico (una di quelle, peraltro, che ti spinge all'abbuffata smodata invece che chiuderti lo stomaco). Oddio, ansia. Come quando dovevo dare un esame all'università. Solo che stavolta la colpa è della paralisi prematrimoniale. Devo sposarmi e me ne sto con le mani in mano. Rimando il momento in cui prendere in mano il telefono e creare contatti, informarmi, decidere, prenotare, scegliere. Continuo a iscrivermi a siti con pagine personali da riempire di appuntamenti, to do list, elenchi di invitati. Non le guardo neanche mentre mi sposto da un blog di wedding planner all'altro.

E' così mi sono data allo shopping terapeutico durante la pausa pranzo. Ne avevo bisogno. Il mio acquisto:


Voglio ficcarci dentro tutto quello che riguarderà il mio matrimonio, per avere tutto sottomano e facilitarmi il lavoro (e -perchè no- stimolarmi a darmi da fare): numeri di telefono, appuntamenti, indirizzi, foto da internet o da riviste, tutto ciò che può ispirarmi.

Come prima cosa ho fatto la furba... e ho incaricato J di prendere i primi contatti! Poi ce la sbrigheremo io e la mia pink agenda!

lunedì 27 giugno 2011

Prete: cercato ma non trovato.
Genitori: messi al corrente delle nostre intenzioni.

Non riesco a procedere, sono bloccata, mi sto comportando come se non dovessi sposarmi (il che un po' mi angoscia). Il giorno non è ancora sicuro, finchè non lo prenotiamo dal parroco, che a quanto pare è introvabile. Nemmeno la chiesa abbiamo scelto, in modo definitivo, chè vorremmo vederne una che però sta chiusa tutto l'anno, e anche per questo, il fulcro è il prete desaparecido. Stessa cosa dicasi per il corso prematrimoniale. Finchè non ho il giorno, non riesco a pensare a nient'altro.

L'unico progresso però sono stati i nostri genitori. Tutti contentissimi, mio padre preoccupato all'idea del cibo vegan, il mio futuro suocero per il costo complessivo. La mia futura suocera che si preoccupa di essere una suocera esemplare. Mia mamma che mi chiede se ho già fatto questo e quello, come se dovessi sposarmi domani. Benvenuti nella nostra famiglia!

Certo, pur subissandomi di domande, mia mamma mi ha dato una buona idea. Le stavo giusto facendo vedere qualche location che ha attirato la mia attenzione, quando mi ha sensatamente fatto notare che posso richiedere dei preventivi online. Giusto per fare uno screening iniziale. Ha perfettamente ragione! Per cui partirò da questo sito, che è molto ben fatto:
residenzedepoca.it

mercoledì 22 giugno 2011

Per invitate intraprendenti e amanti del ricercato: Modcloth

Intraprendenti perchè l'acquisto si fa su internet.
Amanti del ricercato perchè si acquistano abiti dal sapore vintage e retro, ma soprattutto indie, ovvero creati da piccoli stilisti e artigiani indipendenti (da cui il termine, originariamente nato per indicare i gruppi musicali che non stanno sotto l'ala protettrice di un'etichetta discografica affermata, detta major).

Ecco alcuni modelli che trovo adatti ad una cerimonia di nozze:

$77.99
   
 $69.99 
                                                                                                         
$57.99

     $49.99 

$59.99

     $99.99 

$219.99

     $49.99  

$204.99

     $157.99  

Molti sono i prezzi salvatasche, svariati i colori, i tessuti, le lavorazioni e gli stili, per ogni gusto! Gli abiti dai colori più tenui li vedo adatti anche per eventuali damigelle (che io non avrò).
Siccome, come dicevo, i capi sono fatti su piccola scala, la disponibilità non è elevata, per cui fanno il tutto esaurito in pochissimo tempo. L'aspetto positivo è che ogni giorno ci sono numerosi nuovi arrivi, e capi sold out possono tornare in restock (si può richiedere di essere avvisati via mail quando questo avviene).
Personalmente non ho mai ordinato, dato che tutti i modelli di cui mi sono innamorata erano sempre out of stock, e non ho la pazienza di controllare il sito tutti i giorni...

lunedì 20 giugno 2011

Remise en forme pt.2

Siamo punto e a capo. Non ho combinato quasi niente. Sono al punto di partenza. Ma con uno strumento in più: il libro Le donne, il cibo eD io di Geneen Roth. L'ho letto credendo di non star capendo esattamente tutto fino in fondo, forse perchè l'approccio è davvero diverso. Niente diete nè regole da seguire. Niente PNL nè risultati di studi clinici su obesi. Semplicemente, Geneen dice che mangio nello stesso modo in cui vivo. Nel mio caso, in modo disordinato, pensando alle mille altre cose che devo fare, senza gustarmi le gioie del momento, pensando che "quando avrò tempo sistemerò tutto e mi organizzerò in modo esemplare", autofustigandomi perchè non sono perfetta. Il libro non propone un metodo per dimagrire, vuole solo essere uno scossone per risvegliare noi casiniste (perchè non è necessario essere visibilmente grasse - anche se quando mi guardo allo specchio ultimamente vedo dei braccioni enormi). Propone un'indagine iniziale per stabilire cosa si desidera e come cercare di ottenerlo passando attraverso la consapevolezza. Forse è questo il punto: guardarsi dentro con onestà ed esercitare la consapevolezza. E' un libro yogico!

Ho finito la lettura da diversi giorni, ma non ho il coraggio di fermarmi e partire con la mia "indagine iniziale". Forse mi fa un po' paura quello che potrei scoprire di me stessa. Eppure... eppure me lo devo. E poi le promesse sono fantasmagoriche. Mi impegno con me stessa che stasera lo faccio. Ecco, è qui nero su bianco!

Ho scoperto Ian Stuart!

Mentre a Si Sposaitalia, nei giorni scorsi, David Fielden mandava in scena l'abito di carta, io scoprivo questo brillante e innovatore stilista londinese, Ian Stuart.

Modello Antoinette
 Altrimenti detto: la queintessenza del romanticismo!

Modello Dauphine
 Il vestito di una principessa. Impegnativo ma così perfetto!

Modello Tiger Lily
 Questo è l'abito che mi ha fatto scoprire il marchio. E' su Vogue Sposa di giugno e ha attirato la mia attenzione perchè accollato, con pizzo. Peccato solo che la gonna non sia più voluminosa...

Modello Fox Trot
 Questo è bontonissimo, fa così AUdrey Hepburn!

Modello Va Va Voom
Non sono per il corto al matrimonio. Ma per questo abito, forse, farei un'eccezione. E' stupendo!

Nella sezione Stores del sito ufficiale (ianstuart-bride.com) ho trovato un indirizzo mail per sapere quali atelier tengono il marchio nella mia zona. Oltre ad aver ricevuto risposta nel giro di pochissime ore, cosa non da poco, la sorpresa più grande è stata scoprire che tra tutta la lombardia ed il piemonte, l'unico rivenditore dista pochi chilometri da casa mia! Altrimenti detto: che culo!

domenica 19 giugno 2011

Message trees


Mi piace molto l'immagine vitale dell'albero, i significati che evocano le radici affondate nella terra, il fusto forte e proteso verso l'alto, i rami che si aprono in cielo. Mi sono entusiasmata perciò quando, spostandomi da un blog all'alto, mi sono imbattuta nella splendida idea dell'albero dei messaggi. Gli ospiti, durante la festa, potranno scrivere i loro pensieri e messaggi di auguri su bigliettini che verranno appesi sui rami di un albero, invece che sul più tradizionale Libro degli Sposi.

da projectwedding.com

Ci si può sbizzarrire anche nell'arte di appenderli: con nastrini, cordicelle, fiocchi, mollettine, fori ad hoc direttamente sulla carta...

da bridalsurvival.com.au

L'effetto scenografico è assicurato!

da weddinginvitationshop.co.uk

E poi, ad avere spazio, può essere riutilizzato in casa a scopi decorativi. Riempito di colombe a Pasqua, fiori di ciliegio ricamati all'uncinetto a maggio o piccoli frutti colorati in estate, zucchettine arancioni per Halloween, batuffoli di cotone quando fuori nevica o con palline e stelle a Natale. Uno spazio tutto da esplorare con la fantasia!

  
Idea proposta a J e approvata! Yeah! Adesso dovrò cercare di pensare a come realizzarla.
Tanto per cominciare l'idea della base con vaso pieno di sassolini, come nella foto qui sotto, mi piace assai.

da bridalsurvival.com.au

Poi dovrò pensare ai rami, come recuperarli e quanto ampi devono essere. Considerato che avremo molti invitati (stiamo iniziando a compilare una lista dove inizia a inquietarmi l'enorme quantità di miei parenti), e ammesso e concesso che poi lo posizionerò in un angolo di casa abbastanza ampio, avrò bisogno di rami lunghi e articolati. Forse qualcheduno lo recupero tra quelli rimasti dall'opera di deforestazione effettuata per rendere vivibile la nostra casetta in Stars Hollow.

Visto che ho ancora 305 giorni a disposizione, iniziamo a sfruttarli da subito al meglio!

giovedì 16 giugno 2011

Ed eccola, la prima discussione. La stavo aspettando.
J vs. BS.
"Accontentiamo tutti" vs. "Se la gente viene solo per riempirsi la pancia può anche starsene a casa".

Il fatto è che non ho mai dato una festa in vita mia, se si esclude l'inaugurazione di casa. Ma per il nostro amore, in questo caso voglio che si festeggi, come nella migliore tradizione italiana, cui apparteniamo. Voglio avere intorno tutte le persone che ci vogliono bene e che fanno parte della nostra vita, a gioire con noi. E voglio che siano lì per noi, con noi. Voglio offrire loro un party memorabile, divertente, che rispecchi lo spirito di J e mio. Voglio che, in questo modo, vengano messi a parte della nostra gioia, della nostra vita. Per questo, voglio un pranzo vegan. J no. Piuttosto niente, dico io. Discussione. La sua posizione fondata su presupposti deboli. Alla fine la spunto :)

mercoledì 15 giugno 2011

Una folgorazione: Elie by Elie Saab

Essendo una novellina del mondo del matrimonio, non sapevo nemmeno che il mitico Elie Saab, le cui creazioni ho avuto modo di ammirare più volte in outfit da red carpet e nozze reali, avesse creato abiti per la sposa (venduti in Italia da Pronovias). E forse era meglio non saperlo, perchè quando ho visto alcuni modelli della collezione 2011, mi sono sentita come una bambina davanti a un megabarattolo di nutella, una giovane donna davanti alla vetrina di chanel: tutto così maledettamente attraente e proibitivo!

Questi i modelli galeotti:

Mod. Minerva

Mod. Laertes

Mod. Caelum

Mod. Aglaya (l'abito che mi ha definitivamente mandato il cuore in pezzi)

Queste linee scivolate, che esaltano il busto e la vita, nascondendo i fianchi, le scollature ampie ma discrete, le gonne lunghe, gonfie con grazia, il leggero strascico, il tulle impalpabile, il romantico pizzo, questo tenue color avorio.... sono così classici, raffinati, preziosi, bon ton!

In alcuni forum su internet sono riportati i prezzi (solo del Minerva non ho trovato traccia) e, ammesso che rispondano a verità (in realtà sembra arrivino da un listino spagnolo, per cui immagino sia necessario aggiungerci l'IVA e le spese di logistica), il più "economico" supera i 6000€!!! Una pugnalata alle spalle! L'Aglaya è dato per 7900€! Aiuto! Credo che in ogni caso superino il mio budget, anche se non ne ho ancora stabilito uno!

Il mio è stato amore a prima vista... tutti gli altri vestiti che continuo a vedere sulle riviste e internet, mi sembrano sempre un gradino sotto rispetto a questi! Per cui non so come agire: andare in atelier per accertarmi della bellezza di questi capolavori su di me e del loro prezzo, sperando eventualmente in uno sconto degli abiti 2011, dato che presto arriveranno le nuove collezioni 2012? O evitare di provarmeli, scoprire che tra questi c'è il mio abito, per poi dovervi rinunciare causa money?

martedì 14 giugno 2011

Sono un'avida navigatrice in internet. Per cui, oltre alla creazione di questo blog, mi sono lanciata nel web alla ricerca di altri blog che parlassero di matrimonio, mi sono iscritta a facebook con un nuovo profilo collegato a questa pagina (diverso da quello personale, per non mettere gli amici al corrente delle nozze via internet -già provato sulla mia pelle-tristezza immensa- e lasciarli senza indizi sulle preferenze e scelte matrimoniali annesse e connesse)... e poi, anche se non ne ho ancora parlato, mi sono letteralmente persa nei siti che raccolgono le collezioni di abiti... pizzi, tulle, volumi...
Questi scorazzamenti senza sosta mi hanno portata su matrimonio.it, che di primo acchito mi sembra molto completo e anche specifico, visto che permette di selezionare argomenti di interesse e fornitori a seconda della regione di appartenenza. Sono arrivata al sito attraverso il formu: dopo aver googlato il modello di un abito da favola alla ricerca del prezzo (che dite, 7900€ sono troppi? Guuulppppp!!!) sono capitata nel bel mezzo di un topic interessantissimo su un certo atelier di abiti. Allora ho deciso di iscrivermi.
Il messaggio di benvenuto è stato questo:

Ciao BrideSlice, Mancano 310 giorni alle tue nozze

SOLO????? Leggerlo nero su bianco (o meglio, bianco su rosa) ha avuto l'effetto di una morsa improvvisa a stritolare lo stomaco! Il countdown mi mancava! Cara BS, è ora di attivarsi!

lunedì 13 giugno 2011

E Chiesa sia.

Davanti a Dio e davanti a parenti, amici, curiosi, insomma davanti a chiunque sarà presente.
Nè io nè J siamo cattolici praticanti. Certo siamo cresciuti in due famiglie cattoliche, la mia oserei dire supercattolicissima. J era uno scout, io persino catechista. Poi però sia lui che io, seguendo due strade diverse, con due teste diverse, abbiamo iniziato a porci domande su quello che stavamo facendo, sulla coerenza del nostro agire con quello che pensavamo, e in due modi diversi abbiamo abbandonato la messa domenicale, i campi, l'oratorio. Quella che non si è mai spenta, tutt'al più rimasta sopita per certi periodi, è la ricerca spirituale.
Noi crediamo. Io credo. Sono assetata di tutto ciò che può arricchire la mia vita spirituale. Nell'amore per J e nella meditazione, qualche volta, ascolto Dio. Per questo desidero che la mia promessa d'amore per J diventi, nel matrimonio, universale, che possa abbracciare l'universo, che si mostri coraggiosa al punto da essere proclamata davanti a tutti, anche davati a Dio.
Se ai tempi dei miei nonni, ma anche solo dei miei genitori, sposarsi in comune era un gesto anomalo, ribelle, di sfida, che ti randeva "diverso", da biasimare, credo che oggi valga il contrario. E' più complicato spiegare perchè ci si vuole sposare con rito religioso piuttosto che con il civile. E infatti mi sto ponendo non pochi problemi. Come affronterò gli amici e i conoscenti che avranno stampata in faccia l'espressione di chi pensa: voi? In chiesa? Non ti facevo così bigotta! Secondo me lo fanno a cuor leggero, perchè è tradizione, perchè la cerimonia è più bella, le foto sono più scenografiche, per compiacere i genitori. Non pensavo fossi così omologata e succube della società benpensante. Ipocrita. Predica bene e razzola male. Incoerente. Ecco i tipici esemplari che vedi in chiesa per il matrimonio, i sacramenti dei figli, e a Natale e Pasqua se va bene! Eccetera. Continuo a far finta che non mi troverò in questa situazione, rimando la preoccupazione, ma so perfettamente che andrà così.

Nel frattempo ho ben pensato di andare a ispezionare la chiesa più vicina. La scena è stata questa: domenica mattina, J assonnatissimo per la sveglia (9.00) molto anticipata rispetto al suo solito (dalle 11.30 in poi). Usciamo di casa mano nella mano e andiamo a votare nella scuola elementare in fondo alla via, per la prima volta da quando abbiamo preso residenza qui. Il sole è tiepido e le strade sono attraversate da vecchietti con le schede elettorali in mano, mentre intere famiglie partecipano alla biciclettata dell'Avis, con i palloncini riempiti d'elio legati al manubrio. Dopo aver vissuto per 3 anni in un monolocale nel cuore di Milano, per non parlare di J che nel capoluogo meneghino ci è nato e cresciuto, qui sembra di vivere in un mondo parallelo, rallentato. Dove il dettaglio conta e le piccole cose fanno la differenza. Dove i rapporti tra persone hanno un sapore d'altri tempi, tutti sembrano conoscersi e hanno un aspetto sano e genuino. Non per niente abbiamo ribattezzato il paese Stars Hollow. Dunque dopo aver votato al seggio nr. 8 di Stars Hollow, abbiamo passeggiato fino alla chiesa, per assistere alla messa (ok, in realtà per iniziare a tastare il terreno e vedere come tira il vento). La chiesa in questione non è proprio quella del nostro rione di appartenenza, ma è la più antica e -come speravo e poi si è rivelato essere- caratteristica. Appena sono entrata ho sentito un tuffo al cuore e mi sono detta "è lei"! Una splendida chiesetta a croce romanica con i soffitti alti e delle vetrate colorate che creano un gioco di luci meraviglioso! La messa comincia, il prete sembra abbastanza giovane e sveglio. Dopo il vangelo però, tutto tace. Momento di silenzio prolungato. Io e J non capiamo. Poi la messa riprende. Non c'è stata la predica! Saltata!
Questa stranezza mi lascia un po' interdetta e con l'amaro in bocca.
Come se non bastasse, all'uscita dalla chiesa mi fermo a leggere gli avvisi affissi sulla bacheca accanto all'ingresso e scopro che il prossimo corso prematrimoniale si terrà a settembre nella parrocchia di uno dei paesi vicini. Non un paese qualsiasi: quello in cui sono cresciuta per la maggior parte della mia vita. Quello da cui sono scappata per vivere a Milano e in cui evito volentieri di rimettere piede, se non per la mia fidata parrucchiera e per vedere la mia famiglia. Della serie: quando la sfiga ci vede benissimo!

Le prossime mosse: ispezionare anche la chiesa del nostro rione (anche se credo sarà difficile convincere J a svegliarsi presto anche domenica prossima) e cercare di avvicinare un prete per bloccare la data e iscriverci al benedetto corso per fidanzati!

domenica 12 giugno 2011

Per le invitate: Luisa Spagnoli

Questo brand non ha mai attirato la mia attenzione, finchè non ho visto tempo fa' la madre di una sposa, mia conoscente, brillare di luce propria con un abito color vinaccia di Luisa Spagnoli. La scoperta più piacevole è stata, andando a sbirciare l'attuale collezione sul sito, che non solo propone abiti meravigliosi per le signore sulla cinquantina (come io erroneamente credevo), ma si adatta alla perfezione anche a giovani donne e ragazze. Non per niente anche Kate Middleton veste Luisa Spagnoli!

Ecco la selezione degli abiti che preferisco tra quelli proposti in questa stagione:



Questi abiti così romantici e sbarazzini, d'ispirazione orientale il primo e giocati sull'intramontabile bianco e blu marinaretto i secondi, li vedrei meravigliosamente su una giovane invitata, la sorella ventenne della sposa ad esempio.


Le sfumature del rosa e del glicine con il taglio a tubino della gonna li dedico invece a donne più mature, parenti o amiche degli sposi, raffinate e glamour.


Questo è il mio preferito, divino sulla madre della sposa o su una testimone. Di-vi-no.


Il collo alto del top sbracciato è una goduria per gli occhi, così come l'abito con fiocco in vita, di un'eleganza senza tempo, che mi ricorda la splendida Audrey Hepburn...

Luisa Spagnoli promossa a pienissimi voti!

venerdì 10 giugno 2011

Sposabella aprile 2011

Appena dopo la proposta ricevuta a maggio inoltrata, ho setacciato tutte le edicole milanesi della zona 2 e limitrofe, assetata di foto, idee, vestiti e info matrimoniali.
Ho fatto incetta di quanto mi era possibile, registrando anche un doppione (errore imperdonabile per una superorganizzata come me).
La mia tecnica sfogliariviste ha previsto, as usual, una scorsa iniziale, in cui ho guardato solo le immagini, a volte leggendo anche qualche titolo. Poi daccapo, con più attenzione, soffermandomi su ogni centimetroquadro e sorvolando solo sugli articoli palesemente inutili.

Di Sposabella di aprile ho specialmente apprezzato:


La gonna a tulipano dell'abito in organza di seta avorio di Lorenzo Riva, che risponde all'immagine della principessa che avevo da bambina. Peccato per il fiocco enorme stile pacco regalo che sembra messo lì per caso, appuntato provvisoriamente con un paio di spilli.


La clutch rigida di Accessorize con perline. Ideale per un'invitata giovane, da abbinare ad un abito da cerimonia dalle linee semplici. Quasi quasi la faccio mia... per i futuri matrimoni cui sarò invitata...


L'atelier La Volpe e l'Uva, a Milano zona Ortica, sembra proporre abiti haute couture con prezzi da outlet (da 600€). Peccato che ancora non si sappia quali brand offre. Nel frattempo mi sono iscritta alla mailing list, per avere info appena saranno disponibili  :)


La Villa San Carlo Borromeo è un concentrato di storia, eleganza e arte. La galleria fotografica presente sul loro sito è qualcosa da togliere il fiato. Io che pensavo non ci fosse niente di meglio di un castello, mi devo ricredere. E quel che è meglio, è che sta alle porte di Milano, esattamente a 23 km da casa di J e mia!!! Un sogno che rischia di avverarsi?


Per il servizio "favole dei nostri tempi" sono presentate numerosi allestimenti floreali di Elisabettacardani sui toni del bianco crema + verde mela. Raffinati, originali e moderni, da tenere presenti.

Nel frattempo è uscito Vogue Sposa... sono 3 giorni che la porto in borsa, avanti e indietro dall'ufficio, senza avere il tempo nemmeno di concludere la prima sfogliata... che il fine settimana che sta per iniziare mi sia di buon auspicio!

giovedì 9 giugno 2011

Remise en forme

Me lo sono tenuto dentro per più di 24 ore, ma non ce la faccio proprio più. E' successo che una nostra cliente, una di quelle con cui ho lavorato a numerosi progetti e che conosco da 5 anni circa, se n'è uscita con un "hai un aspetto diverso, sembri cambiata... sei per caso incinta?". Oddio, lo so che era un modo carino per dirmi che sono INGRASSATA!

E' un incubo. Il mio incubo personale. Da piccola ero uno scriciolo magrolino ed esilino, poi dev'essere scattato un qualcosa di diabolico, ai tempi del liceo, per cui ho iniziato a mangiare tanto, specie porcherie e dolciumi fuori pasto, mettendo su inesorabilmente chili e chili. Non sono mai stata in sovrappeso, porto una 42, se proprio voglio un capo comodo la 44, e quando sono al minimo dello yo-yo riesco a infilarmi in una 40. Per fortuna. Sono una di quelle persone a cui tutti dicono: "ma stai così bene! Hai un bel fisico". In effetti maschero bene, sono una "falsa magra" (per questo l'osservazione di cui sopra mi ha scioccata mortalmente). Forse il merito è del fatto che sono comunque ben proporzionata, o che mi so valorizzare con gli abiti giusti. Rimango comunque una perfezionista, e da sempre, da quando ero adolescente, desidero avere il corpo ideale, quello che mi fa sentire super a letto con J e che non mi fa vergognare quando sono in spiaggia nel mese di agosto.

Il problema sono le implicazioni psicologiche legate al mio peso ed al dimagrimento. Negli ultimi 15 anni ho raggiunto spesso l'obiettivo, quasi sempre grazie a diete e ginnastica adeguata, 2 anni fa' grazie alla palestra intensiva, 4 anni fa' grazie ad un libro. Ma poi ecco la fame emozionale. E mi ritrovo a mangiare davanti al computer senza neanche accorgermene, fare un bis di pasta senza averne minimamente gustato il sapore. La mia è una fame emotiva, dettata dall'ansia per lo più. Ho fatto parecchie ricerche a proposito. E quel che so, oggi, è che le diete sono controproducenti, mi fanno perdere chili per poi riguadagnarli tutti, col regalino. L'approccio al dimagrimento deve essere totalmente diverso.
Si aggiunge poi anche il fattore "ex". Parlo della ex fidanzata di J, che non ho mai conosciuto di persona ma solo attraverso i racconti di J e le mie indagini su facebook (non scegli impostazioni di privacy restrittive? Peggio per te!). Purtroppo per lei, l'immagine che ne emerge è quello di una ragazzetta sdolcinata e superficiale, abbastanza ignorante rispetto a quello che accade nel mondo e soprattutto avulsa dal significato della punteggiatura, dall'uso dell'acca e degli accenti nella lingua italiana scritta (e mi giunge testimonianza anche di sgrammaticature nella lingua parlata). Con iniziativa e arguzia pari a zero, deve pur tuttavia essere una persona tranquilla e amichevole. Quando si conobbero, lei era ben più grassa di me, poi è diventata ben più magra. Questo mi fa ribollire di rabbia. Non riesco ad ammettere che abbia avuto più forza di volontà, più abilità di me in questo. Mi fa impazzire l'idea che un abito possa cadere meglio a lei che a me.
Dulcis in fundo, J ed io abbiamo programmato le vacanze di quest'estate nella sua terra, la Sicilia. Cosa accadrebbe se dovessi incontrarla -orrrore- magari al mare? So che è altamente improbabile, ma non si sa mai. E poi io un po' ci spero, di incontrarla di persona. Ma non sono presentabile, NON POSSO con questo corpo!

Per cui da oggi la mia priorità è questa, il raggiungimento di un corpo da urlo! In attesa di poter dare il via a tutti i preparativi per il matrimonio, posso già iniziare a fare qualcosa per me, per poter essere una sposa splendida quel giorno, e per poter finalmente raggiungere in modo stabile un traguardo cui tendo da anni. Devo mettermi all'opera subito perchè, ho anche la pre-scadenza del viaggio ad agosto. E anche una seconda pre-scadenza, che riguarda le prove dell'abito. Per i miei tour negli atelier (che programmerò non appena avremo deciso la data in modo definitivo), vorrei avere il corpo più simile possibile a quello del grande giorno. Vorrei vedere in maniera realistica come mi staranno gli abiti.
Dunque è necessario stabilire un programma da seguire.

I miei numeri.
No, non me la sento ancora di mettere nero su bianco i miei kg. Ma questo è il drammatico punto di partenza:
BMI al 9 giugno 2011= 22 (Normopeso)
Obiettivo di peso = 51 kg (a questo peso ero snella e svelta senza sembrare deperita come quando pesavo 48)
Tempo per raggiungerlo: 2 mesi e 3 giorni (pre-scadenza vacanza), è un obiettivo realistico, posso farcela tranquillamente. In ogni caso ho circa 10 mesi alla scadenza matrimonio.

Il mio mantra.
Mens sana in corpore sano. E il mio corpo sarà davvero sano e non mi tormenterò con le paturnie del grasso che si vede attraverso i vestiti e il sentirmi poco agile, solo quando sarà snello, rapido ed atletico. E starà da dio in abito bianco, oltre che con il costume!

Gli strumenti che utilizzerò.
Sono i mezzi che mi permetteranno di raggiungere il mio obiettivo. Sono quasi tutte attività e oggetti che ho "a portata di mano" e ho già sperimentato in passato. Si tratta solo di mettere in pratica i miei propositi e sfruttarli a mio vantaggio.

  1. wii, in particolare il programma di fitness con Mel B
  2. cyclette
  3. tesmed
  4. pedana vibrante (una volta ogni tanto, specialmente per i glutei)
  5. corsetta all'aperto per fare movimento e bruciare calorie (ho un bel parchetto dietro casa, sarebbe un peccato non farne buon uso)
  6. usare creme adeguate (inizierei con un trattamento Somatoline buste su cosce, glutei e pancia, anche se di cellulite ne ho poca, grazie al cielo)
  7. terapia zerodiet (devocrederci devocrederci devocrederci)
  8. mangiare equilibrato, senza impormi un regime dietetico, ma ispirandomi ai principi appresi dal libro di McKenna
  9. rivedere i punti salienti e che ho trovato interessanti dei seguenti libri (già letti)
    • Paul McKenna - Posso farti dimagrire*
    • Debora Conti - Il libro del giusto peso per sempre*
    • Ben Fletcher, Karen Pine, Dannhy Penman - La dieta senza dieta
    • Monica Katz - No dieta
    • Jean-Philippe Zermati - Dimagrire senza diete
    • Susan Hepburn - Ipnodieta*
    • Mimi Spencer - 101 cose da fare prima di mettersi a dieta
    • Debora Conti - Ascolta i grilli e scendi dall'ottovolante (l'avevo iniziato e piantato lì, quindi da rileggere)
    10. leggere questi 2 nuovi libri (che ancora profumano di carta stampata di fresco)
    • Allen Carr - E' facile controllare il peso se sai come farlo
    • Geneen Roth - Le donne, il cibo eD io
    11. esercizi callanetics (questa è la vera novità... mi intriga... non essendoci centri
          o insegnanti comodi o vicino a casa, ho ordinato alcuni DVD su amazon...)

* ho la fissa per le strategie alternative alle diete, e credo molto in tutti i metodi che sfruttano la PNL o il cambiamento mentale e comportamentale, senza necessità di evitare cibi proibiti o contare le calorie. Per questo ricomincerò anche ad ascoltare il rilassamento presente sul cd allegato ad alcuni dei libri citati.

Sono appena uscita da una doccia calda rigenerante. Profumo di Somatoline sulle gambe e Liftactiv sul viso. Da questo momento inizia ufficialmente il mio programma di raggiungimento fisico da sventola. In bocca al lupo a me!

Tu, chi sei?

  • Perchè Diario?
"Ciò che non riverso in parole sulla carta lo cancella il tempo", recita Isabel Allende in Paula. La sa lunga la ragazza.

  • Perchè di una Groupie?
Perchè sono la reinterpretazione (quasi) inconsapevole di Marianne Faithfull negli anni d'oro, ma senza eccessi. Incarno l'anticonformismo libero e il bon ton per scelta di Lily Van der Woodsen, ma senza (ben 5) mariti. E lo spirito di Zooey Deschanel e la frase "I've made a decision: I'm gonna live in Morocco for one year" di Kate Hudson in Almost Famous (love this movie!). Sono una ribelle, ma per bene! Del resto, come dicono gli stacchetti di Virgin Radio: l'essere rock non è nell'apparenza ma nell'anima.
Poi ecco, diciamo che la sua parte la fa anche J, che canta in una band metal. E ci siamo conosciuti grazie alla (sua, nostra) musica. E la prima volta mi ha baciata dopo un suo concerto. E spicco, non solo compaio (!), tra i ringraziamenti dell'album e... e potrei andare avanti a lungo, ma questa è un'altra storia!

  • Perchè che si sposa?
Poco tempo fa' (ante proposta con anello), poco prima che nascesse la mia splendida e unica nipotina, ho avuto uno scambio di sms con mia sorella Cathy (la chiamerò così a onore e gloria del suo amore per Cime Tempestose).
Cathy: "Quando una bella bimba? La mia ha bisogno di cuginette della stessa età, grazie"
Io: "Prima devo sposarmi"
Cathy: "Ah matrimonio???? Quando?" [ndr: il rapporto 1 preposizione esclamativa vs 1 sostantivo vs. 1 pronome interrogativo vs. 5 punti-di-domanda è quello del testo originale]
Ancora Cathy: "Va che i bambini si fanno anche senza matrimonio"
Io: "Si ma io sono all'antica anche se non si direbbe. Solo, aspetto che sia il momento giusto. E poi i miei figli dovranno avere tutte le garanzie di una famiglia legalmente riconosciuta"*
Cathy: "Bo non vi sento mai parlare di matrimonio.. Pensavo che foste una di quelle coppie moderne che non si sposano bo"

* Per amor di precisione, quell'aspetto che sia il momento giusto era solo la versione ingentilita di aspetto la dichiarazione in piena regola di J.
Perchè a tutti gli effetti abbiamo dei precedenti di dichairazioni ufficiose. Come quella volta che io me ne uscii con un voglio stare con te. ...[pausa]... per tutta la vita [mega abbraccio stretto e baci e baci e baci]. O quando J in un impeto di passione, sotto un cielo stellato di quelli che solo sulle Alpi, d'estate... si lasciò sfuggire in un sussurro un voglio sposarti.

Tornando al botta e risposta tra Cathy e me, no, non siamo una di quelle coppie moderne. Il desiderio di sposarci è nato naturalmente tra J e me. Come tutti i passi che abbiamo fatto, insieme, nella nostra storia: presentazione ad amici e genitori, poi acquisto della nostra casa e convivenza.
Ma da cosa nasce questo desiderio? Certo, l'uomo è un essere desiderante. Ma perchè non impegnarsi, chessò, a realizzare il sogno di un guardaroba nuovo di zecca, di alta classe e vario come quello di Olivia Palermo (love her style) invece che investire le stesse energie, tempo e denaro, nell'organizzare un matrimonio?
La risposta che mi sono data, è che non solo siamo pronti a dichiarare davanti a Dio e davanti al mondo il nostro amore, e a prendercene la responsabilità, ma anche a vivere questa dichiarazione e questa responsabilità come un atto d'amore immenso, da rinnovare tutti i giorni della nostra vita. Questo è per sempre. E vale molto più di un guardaroba da sogno (anche qualora fosse colmo di intramontabili little black dresses, trench alla Holly Golightly, chanel 2.55, Kelly di Hermes, ed è meglio fermarmi qui se non voglio farmi venire le convulsioni).

Non voglio sposarmi solo perchè è normale (come lo direbbero i soliti idioti), per una coppia, nella nostra società. A tal proposito, ho trovato illuminante un documento sul senso del matrimonio, presente su un sito cattolico, ma che può valere per tutti gli sposi, anche quelli che si uniscono con rito civile... per tutte le future spose che, come me, non si accontentano di indossare un bell'abito (e il mio sarà strepitoso, già lo so), ma vogliono capire il senso dei gesti, delle parole, dei riti, per fare una scelta. A voi...: Perchè sposarsi? Per essere felici?

martedì 7 giugno 2011

I primi passi

Rito religioso o civile?
Quando?

Queste le prime domande che ci siamo posti, tra una colazione domenicale e la valigia di J -che sta per James Franco, lo chiamerò così d'ora in avanti- pronta per volare ad Amsterdam.

Alla prima abbiamo risposto subito unanimemente, nonostante sia la questione più spinosa, per cui mi riservo di approfondirla in un post successivo.

Sulla seconda invece non siamo (stati) per nulla allineati. Io ho iniziato a blaterare "ottobre 2011, ottobre 2011", mentre J non mi ha presa sul serio fin da subito e si è prodigato per un cauto maggio 2012. Che bisogno c'è di aspettare tanto? Su una cosa almeno non si discute: sarà un giorno pieno di vita, di colore, di gioia, di festa, e il mood invernale proprio non gli si addice. Scartati pertanto il periodo novembre-marzo. Il compromesso ha infine preso le sembianze del mese di aprile 2012. "Così ho tutto il tempo per dimagrire" ho commentato.

Mentre lo stomaco di J subiva le torture del cibo olandese (cosa non si fa per lavoro!), la sottoscritta girava le pagine del suo calendario da scrivania fino all'anno successivo. Nella mia testa le seguenti considerazioni, della cui fondatezza non mi ritengo responsabile:

  • la fine del mese dovrebbe dare maggior garanzia di temperature tiepide
  • il sabato no, troppo casino, troppi matrimoni, magari il luogo di cui mi innamorerò per organizzarci il party potrebbe essere con maggior probabilità già prenotato (ma perchè tutti giocano così d'anticipo?)
  • nè di venere nè di marte ci si sposa o si parte
  • il lunedì quasi tutte le parrucchiere sono chiuse, non voglio foto ricordo con ospiti scarmigliate
  • tra i rimanenti giorni papabili: giovedì tutta la vita. Perchè è il giorno in cui sono nata. Il mio giorno portafortuna.
  • abbiamo un giovedì 26 aprile 2012: non riesco a decidere se il fatto che il giorno precedente sia festa (a casa dal lavoro, sì, ma anche tutti i negozi/servizi chiusi) sia positivo o negativo
  • e poi abbiamo un giovedì 19 aprile 2012: lo stesso giorno delle nozze di Grace Kelly (oh mia musa!) e del principe Ranieri. Non mi sono mai curata di questi richiami, date, personaggi... ma non posso negare che in questo caso la faccenda abbia un certo appeal!
J mi lascia carta bianca sul giorno. Devo prendere una decisione definitiva entro la fine di questa settimana. 

lunedì 6 giugno 2011

Fidanzamento


La ragazza sulla pagina engagement di tiffany.it è la versione di me più politically correct.
Lei pettinata, io con ciuffi di capelli sfuggenti da uno chignon casalingo.
Lei fresca di make up artist, io nature.
Lei in giacca, tailleur si direbbe, io in leggings e reggiseno (ma in pizzo di alta qualità, per cui mezzo punto a me).
E se le unghie sono a pari merito, le mie altrettanto curate e con uno smalto forse poco più romantico, il mio fidanzato vince. E' la versione con occhi verdi di James Franco, specialmente quando sorride, per quelle adorabili zampe di gallina che si allungano verso le tempie.

Ed era un sorriso trepidante, quello del 21 maggio scorso, quando è entrato piano nella mia cabina armadio con quella scatoletta color acquamarina. E io ho dimenticato all'istante i vestiti (no, non è assolutamente il mio stile), ho guardato lui, poi la scatoletta, poi di nuovo lui, improvvisamente privata del dono della parola, incredula, emozionata di un'emozione quasi soffocante e disarmante! Devo avergli detto qualcosa di veramente stupido, del tipo "guarda che lo riconosco quel colore", al che lui con un sorriso più deciso mi ha incoraggiata ad aprirlo.
E io lenta mi sono gustata ogni secondo del rito cui mi apprestavo a dar vita. Ho sfilato piano il fiocco di raso bianco. Solevato il coperchio di cartoncino. Tra le mie mani un piccolo astuccio di velluto scuro. La remota possibilità che si trattasse -magari- di un paio di orecchini ormai abbandonata. Lo sguardo del mio James mi ha penetrata nell'intimo, dolce. Mi è sembrato tanto più forte, alto, sicuro. Davanti ai miei occhi un solitario dalle linee pure, luminosissimo.

E lui che mi chiede: vuoi sposarmi?